GLI EUROFIGHTER ITALIANI A DIFESA DEI PAESI BALTICI

L'arrivo dei caccia dell'Aeronautica Militare Italiana in Estonia segna il terzo contributo dell'Italia a favore della missione NATO Baltic Air Policing.

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Gli Eurofighter italiani a difesa dei Paesi Baltici

Con l'arrivo in Estonia di quattro caccia Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare è iniziata ufficialmente la terza partecipazione italiana alla NATO Baltic Air Policing. Tale operazione rientra
nel panorama delle missioni internazionali di sicurezza a cui partecipa la Difesa e prevede, insieme agli F-16 danesi schierati a Å iauliai, di assicurare i cieli di Lituania, Estonia e Lettonia. I velivoli italiani, basati presso l'aeroporto di Ämari, provengono dal 4° Stormo di Grosseto e dal 36° di Gioia del Colle. 

L’operazione è stata lanciata dalla NATO nel 2014 a favore dei Paesi Baltici, i quali non dispongono di uno spettro completo di capacità di difesa aerea.  In tale contesto la NATO ha elaborato un modello di operazioni designate con l’acronimo IAP (Interim Air Policing) ovvero pattugliamento aereo ad interim. La missione degli Eurofighter italiani in Estonia rientra pienamente nello IAP, capacità di cui l’Alleanza si è dotata da quando, a partire dalla metà degli anni settanta, era sorta l’esigenza di assicurare il controllo di tutto lo spazio aereo alleato e la conseguente identificazione di tutte le violazioni alla sua integrità, anche in favore e per conto di quei paesi che tale capacità non l’avevano ancora acquisita. 

Le IAP consistono nel ricevere supporto alla difesa da parte degli altri paesi alleati, i quali operano a rotazione con i propri sistemi d'arma. In seguito all'entrata nell'Alleanza dei Paesi Baltici, nel 2004, si attivò anche per loro una specifica IAP, denominata "Baltic Air Policing", alla quale l'Italia contribuisce regolarmente tramite l'invio di uomini e mezzi dell'Aeronautica Militare.

L'Air Policing consiste nella sorveglianza continua dello spazio aereo, mirata alla scoperta, identificazione ed eventuale contrasto di tutte le violazioni alla sua integrità, mediante specifiche operazioni aeree, tra cui lo scramble. Lo scamble consiste nel decollo immediato di una coppia di caccia armati di missili aria-aria, che hanno il compito di identificare ed intercettare velivoli sconosciuti alle autorità di controllo del traffico aereo, o privi delle necessarie autorizzazioni per entrare in un determinato spazio aereo, ai quali viene poi imposto di allontanarsi dall'area oppure di compiere un atterraggio forzato per poter svolgere ulteriori controlli.

L'inizio dell'operazione della Task Force italiana nel Baltici è stata ufficializzata da una cerimonia che si è tenuta il 10 Gennaio presso la base di Ämari, alla quale hanno partecipato alte cariche in rappresentanza di Estonia, NATO, Belgio e Italia. Il contingente italiano va a sostituire quello belga che ha provveduto nei quattro mesi precedenti alla medesima missione.


L'Aeronautica Militare fornisce da tempo un importante contributo alla difesa dei Paesi Baltici; si tratta della sua terza partecipazione alla Baltic Air Policing, dopo i due schieramenti a Å iauliai ed Ämari del 2014. Inoltre provvede a supportare regolarmente le missioni di polizia aerea dei paesi membri NATO, come ad esempio l'Islanda, e conduce missioni di polizia aerea sui cieli di Albania e Slovenia.

Testo: Matteo Sanzani
Immagini: NATO

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