Mobility Guardian 2019: l'Aeronautica ha partecipato alla più importante esercitazione sul trasporto organizzata dall'USAF

Aeronautica Mobility Guardian 2019
Velivolo C-130J della 46ma Brigata Aerea rischierato presso la base aerea di Fairchild (USA) per partecipare all'esercitazione Mobility Guardian 2019.

Si è conclusa il 28 settembre, nella Base Aerea di Fairchild (USA), la Mobility Guardian 2019 (MG19), esercitazione multinazionale che ha visto la partecipazione di 46 aerei e più di 4000 militari provenienti da 13 differenti Nazioni. Iniziata il 21 settembre, la Mobility Guardian è il più importante evento addestrativo organizzato, con cadenza biennale, dall'Air Mobility Command dell'USAF al fine di promuovere, testare ed incrementare l'interoperabilità tra aeronautiche, attraverso la condivisione di informazioni, esperienze e procedure tattiche tra equipaggi di diverse Paesi.

Alla MG19 hanno partecipato, per l'Italia, trentadue militari (28 appartenenti alla 46a Brigata Aerea, 2 al 3° Stormo di Villafranca (VR) e 2 alla Brigata Paracadutisti "Folgore").

Due equipaggi di C130J, appartenenti al 2° ed al 50° Gruppo della 46a Brigata Aerea, sotto la supervisione ed il coordinamento di un Liaison Officer, anch'egli della 46a, hanno svolto missioni dal profilo volutamente complesso, spesso in formazione con altri velivoli, a bassa quota, in fase diurna e notturna, con visori NVG, coprendo uno spettro di capacità che hanno spaziato dagli aviolanci - simulati e reali - di carichi pesanti, agli atterraggi su piste corte, all'evacuazione medica di massa.

Proprio l'ampio spettro di profili di missione svolti, sempre più indispensabili e richiesti nei contesti internazionali e nei diversi Teatri Operativi, hanno confermato la necessità di continuare nel percorso che sta permettendo all'Aeronautica Militare, proprio con i velivoli C130J e C27J della 46a Brigata Aerea, di sviluppare e consolidare una propria Capacità di Proiezione dall'Aria.

I velivoli e gli equipaggi hanno sostenuto lo sforzo richiesto eseguendo tutte le missioni programmate, spesso con repentini cambi di profili, tipici di esercitazioni così complesse e partecipate. All'interno del team italiano era presente una squadra manutentiva del Gruppo Efficienza Aeromobili della 46a che ha assicurato la costante operatività del C-130J e specialisti della Brigata Folgore ("Riggers") i quali, affiancati da due specialisti del 3° Stormo, hanno eseguito il confezionamento dei carichi che sono stati lanciati dal velivolo durante la settimana di esercitazione.

Oltre alla partecipazione attiva di 13 Nazioni (Australia, Canada, Cile, Francia, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Spagna, Qatar, Taiwan, Thailandia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito), hanno preso parte all'attività, in qualità di osservatori, anche Arabia Saudita, Austria, Bahrain, Bangladesh, Colombia, Germania, Iraq, Giappone, Perù, Romania, Uruguay.

I velivoli impiegati alla MG19 sono stati principalmente da trasporto tattico e strategico (C130H/J, C17) e da Aviorifornimento (KC135, A330 MRTT), ed hanno effettuato una media di 40 sortite giornaliere.

L'esercitazione Mobility Guardian ha consentito ai Paesi partecipanti di addestrarsi per standardizzare le operazioni di trasporto aereo Intra-theatre, condividere le tecniche e la pianificazione delle missioni alla navigazione tattica in bassa quota in formazione sia diurna che notturna.








Fonte, Immagini: Aeronautica Militare

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