Il 15mo Stormo a supporto dei velivoli partecipanti al Valore Tricolore Air Show 2019
La Base Aerea di Cervia ha offerto supporto logistico a circa 20 velivoli ospiti in occasione della manifestazione aerea di Punta Marina, Ravenna.
Il personale di terra del 15° Stormo traina un velivolo T-346A fuori dallo shelter. |
Grande attività in volo, ma soprattutto a terra, presso il 15° Stormo di Cervia nel week-end del 22-23 Giugno in occasione del "Valore Tricolore Air Show 2019". La base aerea romagnola ha infatti ospitato buona parte dei velivoli che si sono esibiti sui cieli di Punta Marina, garantendo il corretto e sicuro svolgimento di tutte le attività di volo grazie al lavoro di personale qualificato e ben addestrato. Questo articolo è dedicato a loro, al ground staff, persone che ricoprono un ruolo meno noto rispetto a quello del pilota, ma ugualmente fondamentale. Una base aerea dell'Aeronautica Militare funziona infatti come una grande azienda che ottiene risultati solo grazie alla cooperazione sinergica delle centinaia di persone che lavorano al suo interno. Ognuno svolge un compito diverso ma allo stesso modo decisivo per la buona riuscita delle operazioni giornaliere e per la sicurezza della base.
Chiunque abbia visitato una linea di volo avrà notato come le attività si susseguano incessantemente prima del decollo e dopo l'atterraggio di ogni velivolo. Durante la nostra visita al 15° Stormo in occasione del rischieramento dei velivoli partecipanti a Valore Tricolore, ci siamo chiesti come il personale possa accogliere e supportare così tante macchine diverse tra loro. Erano infatti presenti 10 MB-339PAN, 2 Eurofighter, 2 T-346, un C-27J, un C-130J ed un MB-326. Sebbene ogni Reparto disponesse di propri crew chief specializzati, molte operazioni di appoggio sono state gestite dagli uomini del Quindicesimo, come ad esempio il servizio antincendio e di logistica. La risposta ci è stata fornita da un PAO del 15° Stormo, Lgt. Paladini: "oltre agli specialisti dedicati ai velivoli "home based", quali gli elicotteri HH-139, HH-101 ed NH-500, lo Stormo dispone di un gruppo di ufficiali addestrati a supportare ogni tipo di velivolo presente nella flotta dell'Aeronautica Militare."
Personale dedicato che deve sottoporsi ad un continuo addestramento ed aggiornamento, considerando anche la recente introduzione di nuovi velivoli, come ad esempio l'F-35 o l'imminente arrivo del T-345. Sebbene il JSF ad oggi non sia mai atterrato sulla base romagnola, il suo arrivo potrebbe avvenire in ogni momento, per un'eventuale scalo tecnico o avaria. La base è infatti aperta h24, 365 giorno l'anno, per garantire il servizio di allarme SAR, ma anche per offrire supporto a voli esterni.
Nella fattispecie, ogni volta che il nucleo antincendio prevede l’arrivo in base di una nuova tipologia di aereo, deve preparare procedure, uomini, mezzi e attrezzature per affrontare lo specifico scenario che coinvolge quello specifico velivolo. Potrebbe trattarsi di un caccia o di un volo di stato con VIP a bordo. In quest'ultimo caso le operazioni di emergenza devono prevedere anche l'evacuazione dei diversi occupanti. Senza tralasciare le complicazioni causate dalla diversa mole del velivolo e la conseguente maggior quantità di carburante al suo interno. Le operazioni antincendio non si limitano solo all'aereo affetto dalle fiamme, ma anche a salvaguardare tutte le strutture e personale circostante.
Personale dedicato che deve sottoporsi ad un continuo addestramento ed aggiornamento, considerando anche la recente introduzione di nuovi velivoli, come ad esempio l'F-35 o l'imminente arrivo del T-345. Sebbene il JSF ad oggi non sia mai atterrato sulla base romagnola, il suo arrivo potrebbe avvenire in ogni momento, per un'eventuale scalo tecnico o avaria. La base è infatti aperta h24, 365 giorno l'anno, per garantire il servizio di allarme SAR, ma anche per offrire supporto a voli esterni.
Nella fattispecie, ogni volta che il nucleo antincendio prevede l’arrivo in base di una nuova tipologia di aereo, deve preparare procedure, uomini, mezzi e attrezzature per affrontare lo specifico scenario che coinvolge quello specifico velivolo. Potrebbe trattarsi di un caccia o di un volo di stato con VIP a bordo. In quest'ultimo caso le operazioni di emergenza devono prevedere anche l'evacuazione dei diversi occupanti. Senza tralasciare le complicazioni causate dalla diversa mole del velivolo e la conseguente maggior quantità di carburante al suo interno. Le operazioni antincendio non si limitano solo all'aereo affetto dalle fiamme, ma anche a salvaguardare tutte le strutture e personale circostante.
Tornando alla nostra visita, siamo rimasti favorevolmente colpiti dall'incessante attività a terra: dai veicoli antincendio a supporto delle operazioni di rifornimento, ai mezzi che trainavano e posizionavano i vari fighters lungo i sentieri della base, fino agli addetti alla sicurezza che supervisionavano tutte le attività . Decine di uomini con tute mimetiche e giubbottini arancio ad alta visibilità che si muovevano rapidamente lungo il vasto piazzale per garantire la buona riuscita di tutte le operazioni. La stessa partecipazione di uomini e mezzi ad un air show, oltre che offrire un grande spettacolo al pubblico, consente a tutti i militari coinvolti di ricevere un ottimo ritorno addestrativo.
Spesso l'operato della ground crew può passare inosservato rispetto al lavoro svolto dagli ufficiali di prima linea, ma senza il loro intervento nessun velivolo potrebbe operare efficacemente ed in sicurezza. Pur senza saperlo, le circa 200.000 persone che hanno assistito con entusiasmo all'air show di Punta Marina, devono in parte ringraziare anche il ground staff del 15° Stormo.
L'autore ringrazia l'Ufficio Pubblica Informazione AM per aver autorizzato l'attività ed il Cap. Agostinelli e Lgt. Paladini per la loro collaborazione e supporto.
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Testo e Immagini: Matteo Sanzani
L'autore ringrazia l'Ufficio Pubblica Informazione AM per aver autorizzato l'attività ed il Cap. Agostinelli e Lgt. Paladini per la loro collaborazione e supporto.
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Testo e Immagini: Matteo Sanzani
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