PILOTA ITALIANO A COMANDO DI UNA FORMAZIONE DI A-10C DELL'USAF
Il Capitano Roberto Manzo (nickname "Pinna"), entrato nel programma di scambio "Exchange" nel 2015, oggi fa parte del 74th Fighter Squadron e comanda una formazione di A-10C negli Stati Uniti.
Il pilota italiano Cap. Roberto Manzo è oggi al comando di una formazione di A-10C USAF. |
Il Capitano Roberto Manzo, soprannominato "Pinna", è oggi a capo di una formazione di A-10 Thunderbolt II della United States Air Force (USAF) del 74th Fighter Squadron. "Pinna" nel 2015 è entrato nel "Military Personnel Exchange Program", programma che consente l'interazione delle forze aeree di tutto il mondo attraverso lo scambio di alcuni tra i più esperti piloti di nazionalità diverse.
"Quando il Comandante mi invitò nel suo ufficio per chiedermi se volevo essere un Exchange Pilot e volare su un A-10 ho quasi pianto" ricorda Pinna in un'intervista rilasciata all'Airman Magazine, rivista ufficiale della United States Air Force.
L'USAF, attraverso il programma "Exchange", offre la possibilità di scambio di piloti stranieri provenienti da ben 30 Paesi diversi, ma solo uno di questi è scelto per volare sui velivoli A-10C. Tre anni fa fu proprio il Cap. Manzo, grazie anche alla pregressa esperienza operativa maturata con la linea AMX, ad essere selezionato come pilota straniero più idoneo per operare con il Warthog.
Lo studio reciproco di fattori quali l'abilità di comunicare, operare, supportare e addestrarsi è alla base del "Military Personnel Exchange Program". Lo conferma "Pinna", questo lo pseudonimo usato dal Cap. Manzo e ben visibile sul casco che quotidianamente lo accompagna in volo.
Arrivato in Arizona presso la Davis-Monthan Air Force Base, il Cap. Manzo ha frequentato tutti i corsi previsti su velivolo A-10C. Qui ha acquisito la qualifica di combat ready frequentando il corso detto TX-1, riservato ai piloti già pronti al combattimento su altri velivoli caccia. Attualmente "Pinna", che tra circa due anni concluderà il suo mandato negli Stati Uniti, è qualificato anche come "Capo Coppia" in una formazione di due velivoli, "Capo formazione" in formazioni multiple e "Sandy 4", ovvero la formazione composta da quattro velivoli in missioni Combat Search and Rescue (CSAR).
La cooperazione internazionale ed il volo congiunto ai piloti di altre nazioni, all'interno di formazioni aeree straniere, consentono di acquisire la massima integrazione tra i diversi assetti in campo, standardizzando l'esecuzione dei compiti assegnati e armonizzando le capacità di intervento nelle missioni multinazionali.
Leggi anche il nostro precedente articolo sul Cap. Manzo, in lingua inglese, pubblicato lo scorso anno.
Fonte, Immagini: Aeronautica Militare
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