FROM THE PAST: EUROFIGHTER TYPHOON VS FERRARI

Correva l’anno 2003, in una piovosa giornata di Dicembre oltre sessantamila appassionati e circa 400 giornalisti, provenienti da tutto il mondo, hanno assistito ad una gara entusiasmante: la sfida della moderna tecnologia italiana tra la F1-2003-GA, vettura campione del mondo di Formula 1 e l’Eurofighter Typhoon, il velivolo realizzato da un consorzio di quattro Nazioni europee (Italia, Spagna, Germania e Gran Bretagna), che per il nostro Paese vede impegnata l’Alenia Aeronautica del Gruppo Finmeccanica.
Le prove di accelerazione tra le due macchine si sono svolte su 3 distanze variabili: 600, 900 e 1.200 metri, misurate lungo le 2 piste di volo della base aerea del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare con sede a Grosseto.



Michael Schumacher, l’allora sei volte campione del mondo, al volante della vettura di Maranello ha vinto la prima gara sui 600 metri (i tempi sono stati di 9”.4 su 9”.6), mentre l’Eurofighter con ai comandi Maurizio Cheli, capo collaudatore di Alenia, ex pilota dell’Aeronautica Militare nonché ex astronauta dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, si è aggiudicato la seconda e la terza prova rispettivamente con i tempi di 14”.2 su 16”.7 e 13” su 13”.2.
Il Sottosegretario alla Difesa, on. Filippo Berselli, al termine alla competizione, dopo aver premiato entrambi i piloti, ha dichiarato:
“Questo è un giorno per l'industria italiana e per l'Italia. Il nuovo jet da combattimento europeo è una macchina straordinaria, creata con l'intelligenza e la fantasia dell'industria italiana, che, grazie anche alla Ferrari, hanno avuto un eccellente vetrina a oggi".
Per l’Aeronautica Militare era presente anche il gen. s.a. Pasquale Garribba, comandante della Squadra Aerea.


“Mi sono molto divertito e non sempre si può vincere anche se preferisco competere con i rivali di Formula 1” affermò Schumacher intervistato dai giornalisti presenti “.
Anche Cheli ha dichiarato di essere stato contento della gara: “con un occhio guardavo la pista e con l’altro la Ferrari che sfrecciava sulla pista parallela, non davo per scontata la vittoria”.
La sfida segnò la prima apparizione pubblica dell’Eurofighter con le insegne dell’Aeronautica Militare: il cavallino rampante impresso sul timone di coda, stemma del 4° Stormo.
Fu proprio lo stormo toscano il primo a ricevere il nuovo caccia intercettore suddividendo i velivoli sui 2 Gruppi: il 9° ed il 20°, quest’ultimo adibito alla conversione piloti su EFA.
Oggi possiamo affermare che la scelta dell’Italia nel partecipare al programma Eurofighter è stata del tutto vincente; il caccia si è dimostrato estremamente efficiente dal punto di vista tecnico e operativo con ripercussioni positive sull’indotto industriale ed occupazionale del nostro paese.

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