Sorvolo di caccia in Val di Fiemme, erano F-16 della Belgian Air Force
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| F-16 della Belgian Air Force. |
A seguito delle polemiche innescate da alcuni media locali circa il sorvolo di velivoli militari a bassa quota in Val di Fiemme e Val di Fassa il 28 ottobre, l'Aeronautica Militare ha precisato che nessun caccia italiano era in volo in tali zone nel giorno e negli orari indicati.
Secondo una verifica effettuata dagli enti della Forza Armata preposti al coordinamento delle attività di volo sul territorio nazionale, è emerso che i sorvoli descritti negli articoli sono riconducibili alla rotta seguita da una formazione di F-16 della Belgian Air Force nell’ambito di un volo di trasferimento dall’Italia verso la base di appartenenza.
Tuttavia, nessuna violazione alle regole del volo pare essere stata commessa dai caccia belgi. In base a quanto riportato da fonti ufficiali della Belgian Air Force, l’intera attività , effettuata secondo le regole del volo a vista (Visual Flight Rules o VFR), è stata condotta, come da procedure, dopo un’attenta pianificazione e nel rispetto delle prescrizioni della pubblicazione ufficiale contenente le informazioni aeronautiche (Aeronautical Information Publication, AIP), tra le quali le altitudini minime di sorvolo, rispettate durante l’esecuzione della missione.
I velivoli belgi, nella circostanza, hanno presentato un piano di volo General Air Traffic (GAT) e sono stati - per tutta la durata del volo - sotto il controllo e la responsabilità degli Enti Civili per il controllo del traffico aereo, in accordo a quanto previsto dalla regolamentazione nazionale.
Secondo una verifica effettuata dagli enti della Forza Armata preposti al coordinamento delle attività di volo sul territorio nazionale, è emerso che i sorvoli descritti negli articoli sono riconducibili alla rotta seguita da una formazione di F-16 della Belgian Air Force nell’ambito di un volo di trasferimento dall’Italia verso la base di appartenenza.
Tuttavia, nessuna violazione alle regole del volo pare essere stata commessa dai caccia belgi. In base a quanto riportato da fonti ufficiali della Belgian Air Force, l’intera attività , effettuata secondo le regole del volo a vista (Visual Flight Rules o VFR), è stata condotta, come da procedure, dopo un’attenta pianificazione e nel rispetto delle prescrizioni della pubblicazione ufficiale contenente le informazioni aeronautiche (Aeronautical Information Publication, AIP), tra le quali le altitudini minime di sorvolo, rispettate durante l’esecuzione della missione.
I velivoli belgi, nella circostanza, hanno presentato un piano di volo General Air Traffic (GAT) e sono stati - per tutta la durata del volo - sotto il controllo e la responsabilità degli Enti Civili per il controllo del traffico aereo, in accordo a quanto previsto dalla regolamentazione nazionale.
Fonte: Aeronautica Militare
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