Esercito: addestramento complesso per la Friuli
La Brigata Aeromobile combina la manovra aerea e terrestre.
AH-129 durante la fase di sparo. |
Nello svolgimento delle attività , grande attenzione è stata dedicata all’apprendimento, da parte del personale esercitato, dei principi tecnico-tattici tipici della propria Arma e Specialità , ricercando il massimo realismo nel rispetto dei principi di continuità e progressività dell’addestramento, sempre nel rispetto delle limitazioni imposte per prevenire la diffusione del Covid-19. Un ritorno alle basi, implementato dalle unità della “Friuli” per rispondere alla complessità e imprevedibilità dell’odierno ambiente operativo in cui i soldati dell’Esercito Italiano sono impiegati.
Nell’area del Poligono di Foce Reno, gli elicotteri AH-129D “Mangusta”, appartenenti al “Vega”, hanno effettuato una manovra dalla terza dimensione impiegando l’armamento di bordo in dotazione in stretto coordinamento con le unità terrestri della fanteria, in piena rispondenza del concetto “fight as you train and train as you fight”.
Il Comandante, al termine delle attività , ha potuto valutare quanto condotto dalle unità , esprimendo profonda soddisfazione per lo sforzo profuso da ogni militare, l’alto livello di addestramento e la piena integrazione tra fanteria ed elicotteri, da sempre caratteristiche distintive della Brigata Aeromobile.
UH-90 durante una fase dell'esercitazione.
Coppia di AH-129 Mangusta.
Il Cte della Brigata Aeromobile si rivolge ai Key elements
impiegati nell'esercitazione.
Da dx a sx il Cte della Brigata Aeromobile, il Cte del 7° Vega
ed il Cte del 66° Trieste
Fonte: Comando Forze Operative Nord
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