Le Frecce Tricolori inaugurano il monumento dei Caduti dell'Aria a Modena

Doppio sorvolo sulla città emiliana da parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale durante la cerimonia inaugurale del restauro del Fiat G-46.

Frecce Tricolori sorvolo Modena
Le Frecce Tricolori in sorvolo sul monumento dei Caduti dell'Aria a Modena.

Venerdì 21 giugno si è svolta a Modena la cerimonia inaugurale del monumento restaurato dedicato alla Memoria dei Caduti dell'aria militari e civili modenesi ed alla Medaglia d'Oro al Valor Militare Col. Pil. Fulvio Setti.

L’opera, realizzata nel 1995 utilizzando un Fiat G-46 biposto da addestramento prodotto tra il 1948 e il 1952, si trova all'incrocio posto al limite dell'area nord-ovest del parco Ferrari, oggi conosciuto anche come Modena Park, dove si sviluppava proprio l'Aerautodromo di Modena.

L'evento si è aperto con una breve, ma suggestiva manifestazione aerea che ha visto esibirsi sui cieli modenesi alcuni velivoli dell'Aero Club di Modena ed uno Yak-52 appartenente al Team Yakitalia, per poi proseguire con lo spoglio di una lapide marmorea e la deposizione di una corona di fiori da parte delle autorità presenti. La cerimonia ha poi raggiunto il suo apice con il doppio sorvolo delle Frecce Tricolori che hanno steso un lungo tricolore sulla città, lasciando tutti senza fiato. Era dal 2007 che la PAN non si esibiva sui cieli cittadini, quando prese parte ai funerali del tenore Luciano Pavarotti.

“Siamo orgogliosi di portare, con il nostro sorvolo ed il nostro tricolore, il saluto e l’omaggio dell’Aeronautica Militare alla cerimonia inaugurale del restauro del G-46,” ha dichiarato il Maggiore Gaetano Farina, comandante della PAN, alla vigilia della cerimonia.

“Il monumento – aggiunge Farina - sintetizza la passione e la dedizione di generazioni di aviatori che, in nome di principi e valori che ancor oggi animano e guidano il personale dell’Aeronautica Militare, hanno sostenuto questi ideali fino all’estremo sacrificio”.

L’intervento di restauro e manutenzione dell’opera è stato sostenuto da Setti Ferramenta, l’azienda della famiglia di Fulvio Setti, fondata dal padre Alberto nel 1910.

Il Colonnello Setti, scomparso il 19 marzo 1991, ottenne la medaglia d’oro al valor militare a soli 29 anni, nel maggio del 1943, per aver eroicamente messo in salvo il suo equipaggio e altri militari con il suo aereo da trasporto in un’azione avventurosa tra l’Italia e la Tunisia. Già l’anno prima, tenente pilota assegnato ai servizi aerei speciali, aveva ottenuto la medaglia d’argento dopo un atterraggio su di una pista di fortuna: il suo velivolo, che trasportava munizioni pesanti, era stato colpito dai caccia nemici. Un vero eroe dei cieli che durante la guerra ha partecipato a ben 220 missioni di volo.












Testo e Immagini: Matteo Sanzani

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