AVIAZIONE DELL'ESERCITO, IL 5° REGGIMENTO RIGEL

Il reportage di un'esercitazione di Medical Evacuation e Quick Reation Alert seguita a bordo di un elicottero "Huey".


L’aria spostata dalle pale dell'UH-205A “Huey” in atterraggio mi immobilizza mentre mi trovo nel piazzale dell'aeroporto F. Baracca di Casarsa della Delizia in attesa di salire a bordo. I due piloti mi precedono e danno il cambio ai colleghi di rientro da un volo di addestramento, indosso le cuffie, salgo velocemente nella cabina posteriore insieme al tecnico operatore di bordo ed allaccio la cintura.

L’abitacolo è spoglio, pochi sedili tra i due portelloni laterali; la cabina di pilotaggio non ancora digitalizzata come le più moderne, ha molti strumenti analogici. Il velivolo oggi può sembrare obsoleto, se paragonato ai moderni NH-90, ma fin dalla sua nascita è divenuto parte di storia dell'aviazione per caratteristiche e prestazioni.


Il tempo di fare gli ultimi controlli pre-volo ed i piloti staccano i pattini da terra: il movimento è delicato e raggiunti pochi metri di altezza ci spostiamo a fondo pista. Di fronte a me si alzano un UH-205A e due AH-129C Mangusta: la missione ha inizio.

Come definito in sala briefing una mezz’ora prima, ci dirigiamo verso le aree destinate all’operazione. Le radure circostanti sfilano velocemente al nostro passaggio, ogni dettaglio viene seguito scrupolosamente: altezza, posizione, frequenze radio.

Sono 3 le attività pianificate per ciò che riguarda il mio servizio:

- Medical Evacuation (MEDEVAC): sgombero dei feriti dalla zona operazioni con UH-205A (Call sign: Ala 03) ed equipaggio sanitario.

- Quick Reaction Alert (QRA): prontezza operativa per la difesa aerea della zona. Operazioni con 2 AH-129C (Call sign: Gun 1 e Gun 2)

- Intervento di emergenza simulata in base per un AH-129C a seguito di un guasto tecnico


Dal finestrino inizio a vedere l’area di addestramento: due Veicoli Multiruolo VM 90 sono fermi a protezione di un ferito e, mentre i due Mangusta controllano lo spazio aereo circostante, l’UH-205A atterra a poche decine di metri dai mezzi per agevolare l’equipe medica che scende con la barella e, dopo aver verificato le condizione del ferito, lo recupera portandolo a bordo. Azione svolta in pochi minuti con grande precisione. La grande preparazione dei militari fa sembrare tutto molto semplice, ma ciò a cui ho assistito è frutto di un duro addestramento che oggigiorno viene eseguito all'interno di scenari fittizi molto dettagliati, simulando missioni vicine alla realtà.





Sulla via del ritorno sorvoliamo il fiume Tagliamento che fa da cornice a "Gun 1 e Gun 2" che ci affiancano per consentirmi alcuni scatti prima di proseguire per il loro addestramento.



Una volta rientrati alla base è il momento di correre a fondo pista per assistere all’arrivo di un Mangusta in avaria simulata: il motore fuma ed i pompieri accorrono per spegnere l’incendio seguiti da un’equipe medica che, una volta estratto il “Gunner” ferito dall’elicottero, lo immobilizza su una barella per poter poi essere trasportato in ospedale. Nonostante lo spazio ristretto offerto dall’abitacolo dell’AH-129C, l’azione è svolta molto velocemente e con grande professionalità. Un'ulteriore dimostrazione dell'elevata preparazione di tutto il personale.






Prima di congedarmi dal 5° “Rigel” ho avuto il piacere di conoscere il loro Comandante. E’ bastato un semplice sguardo e poche parole per comprendere l’essenza del Reggimento: coesione, sincronia, alta preparazione e dedizione al lavoro. Un impiego che dall’esterno può sembrare nello standard, ma nel caso degli uomini dell’Esercito Italiano significa rischiare la propria vita per la difesa del prossimo e del nostro Paese.

Il Reggimento:
E' nella costellazione di Orione che troviamo la stella “Rigel”: è una stella di prima grandezza che corrisponde al piede d'appoggio del cacciatore e che viene scelta per dare il nome al neonato 5° Raggruppamento dell'Aviazione Leggera dell'Esercito di stanza all’aeroporto di Casarsa della Delizia (PN) il 1° Gennaio del 1976.

La base di Casarsa, già sede dirigibili durante la Grande Guerra, vede arrivare i primi elicotteri nel 1956: sono gli Agusta Bell 47G2, esili elicotteri dalla struttura a traliccio metallico con la cabina rivestita da una bolla di plexiglass che, con il personale preposto, formano il Reparto Sperimentale Elicotteri, primo nell’ Esercito Italiano.
Solo nel 1958 si decise di creare la prima unità operativa dell’ allora Aviazione Leggera dell’Esercito: il 1° Reparto Elicotteri equipaggiato con velivoli AB 47G2 e AB 47J.

Nel 1963, acquisendo i modernissimi AB 204B, il reparto cambia la sua denominazione in V REUG (Reparto Elicotteri Uso Generale).
Nell’aeroporto intitolato al Magg. Francesco Baracca (Ufficiale dell’Esercito Italiano, pioniere del volo da combattimento e principale Asso della nostra aviazione durante il primo conflitto mondiale) e dalla fusione di due reparti pre-esistenti ( il V R.E.U.G. basato a Casarsa che ha in linea gli AB-204B e AB-205A ed il V R.A.L. con sede a S. Giacomo di Veglia - Vittorio Veneto (Treviso) equipaggiato con velivoli Cessna L-19 e AB-206) nasce così il 5° “Rigel”.

Il suo motto “Il miò spirt atôr ti svole” tratto da una delle più belle canzoni friulane “Stelutis Alpinis” (stelle alpine) del poeta Arturo Zardini che significa “Il mio spirito aleggia intorno a te”, esprime fin da subito la passione per il volo ed il legame con la terra che lo ospita.

Nel 1993, dopo diverse variazioni ordinative legate alla ristrutturazione della Forza Armata, alla trasformazione dei Raggruppamenti in Reggimenti ed ai Gruppi di volo, assume la denominazione di 5° Reggimento AVES "RIGEL" e nel 1996 lascia la sede di Casarsa per portarsi sull'Aeroporto di Udine Campoformido. Il 23 ottobre 1998 il Reggimento rientra sull'Aeroporto di Casarsa ed ordinativamente si ricostituisce su:

Comando di Reggimento
- 27° Gruppo Squadroni AVES "MERCURIO” equipaggiato con elicotteri UH-205A
- 49° Gruppo Squadroni AVES "CAPRICORNO” equipaggiato con elicotteri AH-129C/D
- Gruppo di Sostegno “LUPO” che ha il compito di sostenere logisticamente e tecnicamente l'operatività dei due gruppi di volo.
- CFE (Centro Formazione Equipaggi) posto alle dipendenze del Comando di Reggimento, dal 2008 opera con la funzione di abilitare piloti e tecnici operativi su AH-129C/D di tutta la forza armata.

Dal 01 Maggio 2000 il Reggimento viene inserito alle dipendenze della Brigata Aeromobile “Friuli” di stanza a Bologna e ne costituisce la sua componente aeromeccanizzata con compiti di elitrasporto tattico-logistico e di supporto al combattimento.

Operazioni:
Negli anni, oltre a numerosi interventi in attività di concorso e soccorso a favore delle popolazioni duramente colpite dalle pubbliche calamità, ha partecipato con le sue unità a diverse operazioni internazionali:

1979 in corso Libano “UNIFIL”
1989 Namibia UNTAG “HELITALY”
1991 Kurdistan “AIRONE”
1991 Ex-Jugoslavia “MONITOR MISSION”
1992 Somalia “IBIS 2”
1993 Mozambico ONUMOZ “ALBATROS”
1995 Somalia “IBIS 3”
1998 Bosnia “CONSTANT FORCE”
1998 Macedonia “JOINT GUARANTOR”
1999 al 2010 Kosovo “JOINT GUARDIAN” e “JOINT ENTERPRISE”
2006 Iraq “ANTICA BABILONIA”
2007 al 2014 Afghanistan ISAF "International Security Assistance Force"
2015 in corso Afghanistan RS “Resolute Support”

Decorazioni:
Lo Stendardo di Guerra del Reggimento è decorato con:
2 Medaglie d'Argento al Valore dell'Esercito;
1 Medaglia d'Argento al Valore Civile;
1 Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.

Velivoli in dotazione al Reggimento:

UH-205A – Elicottero monomotore con potenza di 1400 shp, velocità di crociera di 90 nodi ed un’autonomia di 2 ore e 30 minuti. Può trasportare una squadra completamente equipaggiata, carichi interni fino a 1000 kg o esterni fino a 1814 kg al gancio baricentrico.
Può essere armato con un sistema del tipo M-23 costituito da 2 mitragliatrici MG 42/59 calibro 7,62 NATO brandeggiabili e da due lanciarazzi da 70 mm. 
Svolge missioni di:
- elitrasporto tattico
- elitrasporto logistico
- elisgombero sanitario

AH-129C/D Mangusta – Elicottero bimotore con una potenza di 825 shp per motore, una velocità di crociera di 135 nodi ed un’ autonomia di 2 ore e 30 minuti. L’ equipaggio è composto da un pilota e da un copilota cannoniere. Può essere armato con sistema SPIKE per il lancio e la guida di missili aria-terra, sistema RKTS costituito da lanciatori per razzi da 81 e 70 mm e sistema GUN: cannone da 20 mm in torretta brandeggiabile
Svolge missioni di:
- scorta
- supporto di fuoco
- ricognizione armata
- esplorazione

Ringrazio in primis lo Stato Maggiore dell’Esercito che, grazie ad uno dei suoi Comandanti di Reggimento il Col. Stefano Angioni, mi ha dato l’opportunità di realizzare questo servizio e di testimoniare uno degli storici reparti dell’Aviazione dell’Esercito. Inoltre la componente P.I. nella persona del Ten. Col. Alessandro Metalli, il Magg. Francesco Colucci ed infine il 1° M.llo Alessandro Zanot per il prezioso supporto fornito.

Testo e Foto: Matteo Sanzani

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